“Siamo molto soddisfatti delle belle parole pronunciate in questo primo giorno di Conferenza permanente dagli autorevoli esponenti istituzionali e governativi che sono intervenuti. Ora dobbiamo però vigilare affinché quello che finora è stato un impegno solo formale diventi concretezza. È proprio questo uno dei principali obiettivi del Consiglio generale degli Italiani all’estero”. Il Segretario generale CGIE – Consiglio generale Italiani all’estero Michele Schiavone commenta così la prima giornata di lavori della IV Plenaria conferenza permanente. “Per gli italiani all’estero servono politiche programmate e da monitorare, con interventi che devono essere coordinati dai soggetti che compongono la Conferenza. Il CGIE è un organismo di consulenza, senza ruolo legislativo: dovrebbe invece diventare strumento con efficacia reale nei momenti decisionali che riguardano questioni con un impatto concreto sulla vita dei milioni di italiani all’estero. Penso – per esempio – ai temi fiscali o riguardanti la salute. La pandemia da Covid ha reso particolarmente evidente la inadeguatezza degli attuali strumenti a disposizione per tutelare il diritto alla salute degli italiani che vivono fuori dall’Italia. Tutti oggi hanno ribadito quanto gli italiani all’estero siano risorsa per rilanciare l’Italia nel mondo: ora attendiamo politiche concrete di conseguenza”.